E-payment, Apple e Google si sfidano a colpi di borsellino elettronico

Ormai è realtà, i sistemi di pagamento elettronici si stanno imponendo come i nuovi mezzi per pagare nelle spese comuni, non solo da casa, ma anche in movimento e andando avanti lo diventeranno sempre di più. La corsa tra i vari “Big” nel proporre il proprio prodotto si sta facendo sempre più serrata, infatti si stima che il mercato del “mobile payments mondiale” nel 2016 varrà ben 617 miliardi di dollari (fonte Gartner).

Il primo tra i vari metodi che andremo ad analizzare è iBeacondella Apple che si basa sulla tecnologia Ble (Bluetooth Low Energy) introdotta con lo standard 4.0, il funzionamento avviene nel momento in cui il cliente entra nel negozio dove sono presenti le antenne iBeacon, le quali comunicano con lo smartphone ed inviano al dispositivo un messaggio di benvenuto, un buono sconto oppure informazioni sui prodotti, oltre al proximity marketing iBeacon permette anche il pagamento contactless rendendosi uno dei principali antagonisti alla tecnologia Nfc (Near Field Communication), anche se proprio riguardo a quest’ultima un piccolo interesse da parte di Apple ci potrebbe essere.

Infatti da qualche mese è uscito un brevetto presentato da Cupertino riguardante il suo iWallet, in cui viene descritto un sistema di pagamento che si basa su un doppio collegamento senza fili e una trasmissione sicura dei dati su chiave segreta condivisa, memorizzata sia su smartphone che su database, che riesce a verificare e gestire la transazione, nel brevetto questo pagamento è innescato da uno smartphone che instaura un primo collegamento senza fili con il punto vendita anche tramite Nfc ed anche se non viene mai indicato il nome iBeacon il funzionamento e le tecnologie corrispondono a quelle impiegate da Apple per realizzare i suoi hot spot.

Come dicevamo la flessibilità di iBeacon sta nel fatto che non solo è un mezzo per effettuare pagamenti, ma le sue potenzialità sono di gran lunga più ampie rispetto alla vendita al dettaglio. Spulciando su Internet per capire quali siano gli scenari che possono sfruttare al meglio tale tecnologia, migliorando la customer experience e apportando un valore aggiunto per il business, i più interessanti per l’utente comune sono:

Media che potrebbero proporre i propri contenuti nei locali, nei ristoranti o ai clienti in coda.

Viaggi basti pensare alle compagnie aeree e agli alberghi, che potrebbero offrire ai viaggiatori un benvenuto personalizzato, presentare prodotti e servizi locali di loro gusto, segnalare offerte last-minute e consentire il pagamento elettronico.

Ristorazione dove il classico utilizzo di pagamento si potrebbe sposare come supporto ai camerieri nel servizio ai tavoli per sapere ciò di cui hanno bisogno i clienti, addirittura i proprietari dei ristoranti potrebbero offrire promozioni in diretta sulla base dei prodotti disponibili in cucina.

Per concludere il discorso non ci resta che analizzare alcuni dei Wallet che negli Stati Uniti vengono sempre più utilizzati come sistemi di pagamento comune, da sottolineare che nessuno, a parte il Google Wallet, supporta l’Nfc.

Google Wallet

Primo sistema di pagamento nel “mobile payments”, può anche utilizzare smartphone dotati della tecnologia Near Field Communication (Nfc). Per pagare basta passare il proprio device su di un particolare sensore che invia un segnale al telefono, esegue alcune verifiche di sicurezza e infine autorizza il pagamento. Recentemente l’app si è rinnovata, aggiungendo funzioni d’invio e richiesta di denaro e registrazione di buoni sconto.

Lemon Wallet

Lemon Wallet, disponibile per iOS, Android e Windows Phone, è un app molto potente che permette di conservare ed usare la propria carta di credito o altri documenti, trasformandoli in un barcode che viene poi scansionato dal negoziante al momento dell’acquisto.

Square Wallet

Accettato da oltre 7000 negozi Starbucks è disponibile per iOS ed Android, il suo funzionamento è molto simile a quello di Lemon Wallet, con alcune funzionalità aggiuntive interessanti. Si collega la carta di credito all’applicazione e funziona solo con la lista di negozi che supportano l’app, il negoziante al momento del pagamento, (quando il cliente si troverà alla cassa) addebiterà il costo attraverso un barcode oppure basterà dire il proprio nome ed il cassiere addebiterà il pagamento riconoscendo l’utente dall’ id e dalla foto.

Paypal

Un altro famoso Wallet è quello di Paypal attraverso il quale si può inviare denaro tra gli altri utenti o negozi affiliati. Disponibile sia per iOS e Android, si può facilmente inviare denaro, proprio come si farebbe sul sito web di PayPal. Recentemente ha rilasciato un aggiornamento che consente di trasferire (direttamente dallo smartphone) fondi dal conto Paypal a quello della propria banca ed inoltre, ma solo per il sistema operativo Android, consentirà anche di portare con sé buoni sconto e carte regalo.

Da quanto si evince il sistema dei pagamenti elettronici è molto variegato a seconda se si vuole solo pagare o dare anche un valore aggiunto con i coupon. Se dovessimo riassumere si potrebbe semplificare dicendo che l’Europa e parte dell’Asia preferiscono i pagamenti basati sull’Nfc, gli Stati Uniti invece sembrerebbero pendere verso sistemi diversi. A questo punto bisognerà vedere chi vincerà o se continueranno a coesistere, quest’ultimo scenario sembrerebbe più complicato, ma non da escludere, perciò solo il futuro ci potrà dirè chi tra le differenti tecnologie e tra i vari Wallet la spunterà su tutti gli altri.

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